Il senso profondo di Est-Ovest è “mettersi in mezzo” ! mettersi in gioco, in discussione, confrontarsi con i mondi diversi per diventare più ricchi di prima. In fondo qual è la vera ricchezza dell’Italia se non la varietà del paesaggio e del clima, la biodiversità nell’agroalimentare, la complessità delle varie personalità e dei vari caratteri socio-culturali, da Aosta a Lampedusa?
La storia dell’Italia non è altro che questo. Da sempre siamo stati oggetto di influenze dall’Est e dall’Ovest. Siamo il frutto della stratificazione e sedimentazione di saperi, conoscenze, filosofie, sensibilità, valori che ci hanno portato qui tutti i popoli che ci hanno conquistato, costruito, abitato…
Abbiamo avuto contributi dalla grecia, dai cartaginesi, dai fenici, dagli etruschi, dai romani, dagli ottomani, dai saraceni, dai barbari, dai longobardi, dai francesi, dagli inglesi, dagli spagnoli, dai portoghesi, dagli americani….
Abbiamo sempre ricevuto, elaborato e diffuso tutto quello che andavamo sedimentando… basti pensare all’estensione dell’Impero Romano o alla Via della Seta!
Integrare l’Oriente e l’Occidente non significa trasporre le filosofie e le culture tout-court.
Il nostro approccio consiste nel prendere tali influssi, contributi, pratiche, riti, attività, pensieri…. e declinarli per le nostre latitudini integrandoli con la nostra storia.